lunedì 17 gennaio 2011

Greatest Hits Social Distorsion (Time Bomb Records 2007)














Sicuramente qualcuno storcerà il naso vedendo pubblicata la recensione di una raccolta, ma credo che per un neofita del genere o a chi voglia avvicinarsi ad una band, non ci sia niente di meglio che un Greatest Hits che dia una idea esaustiva del genere e della qualità dei pezzi, piuttosto che perdersi in sterminate discografie, ormai alla portata di tutti grazie al download o al filesharing selvaggio.
Per chi non li conoscesse i Social Distorsion sono una seminale punk rock band californiana guidati dal leader carismatico Mike Ness, un personaggio che ha fatto la storia di questo genere. Attivi fin dalla prima metà degli ann'80, hanno passato parecchie fasi nella loro carriera, costellata anche da drammatiche vicende come il carcere, la tossicodipendenza e le morti premature di diversi membri.
La raccolta in questione spazia dagli esordi infuocati fino alle loro ultime produzioni in studio, dove i SD correggono il tiro creando brani più elaborati e parecchio influenzati dalla musica country e roots americana, dando vita ad un sottogenere che verrà definito cowpunk. Per l'occasione la maggior parte dei brani viene riregistrata e vi è l'aggiunta di un inedito, Far Behind, che nulla aggiunge e nulla toglie alla loro discografia, ma che vede per la prima volta una line up stabile che si protrae fin ai giorni nostri.
Sicuiramente chi apprezza i SD avrà la propria scaletta dii pezzi preferiti, ma direi che come tracklist, questa raccolta è parecchio esaustiva, anche se qualche gioiello è stato ovviamente lasciato fuori.
Tra gli imprescindibili citerei le autobiografiche Story of My Life e Ball and Chain, retaggio del passato "maledetto" di Mike Ness, redento dopo i suoi trascorsi tra comunità e carcere, la meravigliosa Prison Bound con quella citazione  "...when Johnny says I walk the line.."  che rende omaggio a quel Johnny Cash fonte d'ispirazione per Ness, tanto che registrerà una cover incendiaria di Ring of Fire (qui presente e cavallo di battaglia nei live set!).
Con When the Angels Sing ci addentriamo in territori più rock oriented, una triste poesia urbana che va a chiudere l'ultimo atto temporale della carriera dei SD.
Sicuramente più avanti verranno analizzati i singoli capitoli della discografia della band californiana, cosi come i dischi solisti di Mike Ness, ma come start up direi che può bastare, sperando di incuriosirvi e di  spronarvi a ricercare i capitoli precedenti della band.

http://www.socialdistorsion.com/
www.myspace.com/socialdistorsion
www.facebook.com/socialdistorsion

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