sabato 22 gennaio 2011

Shake Your Money Maker The Black Crowes (American Recordings/Sony 1990)













Come iniziarono gli anni'90 musicalmente parlando? C'erano gli ultimi echi della NWOBHM, gli eccessi glam di Guns and Roses e Motley Crue, i Metallica non erano ancora rockstar e gli AC/DC riempivano le arene; il Grunge era ancora in fase embrionale.
Ecco in questo contesto si colloca un debutto assolutamente fuori dagli schemi: Shake Your Money Maker  dei Black Crowes,guidati dai fratelli Robinson from Atlanta, un ibrido bastardo che pesca a piene mani dalla tradizone  seventies di Led Zeppelin, Allmann Brothers,Aerosmith,dal rock and roll made in UK di Rolling Stones e Faces fino a sfociare nella pura tradizone blues, rhythm and blues e soul americano.
Ascoltando i solchi di questo disco, la cosa che più mi fa riflettere è la consapevolezza che i Nostri avevano dei loro mezzi, la voglia di spaccare e rischiare, come ad esempio coverizzare un pezzo di Otis Redding, cosi lontano dai cliches hard rock, ma Hard to Handle risulta dinamica ed esplosiva tanto da venir proposta come singolo apripista.
In effetti questo album fu una fucina di ottimi singoli, come la stonesiana Jealous Again o la drammatica She Talks to Angels, uno spaccato di emarginazione e solitudine, senza dimenticare gli echi soul di Sister Luck e Seeing Things, a mio avviso il vero Highlight di questo disco, con il tappeto di Hammond caldo ed avvolgente rafforzato da forti cori femminili.

Ad indicare la giusta strada ai Corvi è stato fondamentale l'operato di George Drakoulias in fase di produzione, anche lui all'esordio, che ha saputo plasmare e valorizzare il sound di questa band e che in seguito sarà sempre più presente nel lavori dei Black Crowes (cosi come in altri artisti vedi gli Aerosmith).
Da qui in poi la carriera dei Crowes sarà un continuo crescendo sia in termini di fama che di vendite che li porterà a calcare i palchi di mezzo mondo per oltre un ventennio, ma la freschezza di questo debutto rimane uno dei momenti più alti della loro storia.
www.myspace.com/theblackcrowes







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