sabato 28 maggio 2011

Tuonela Amorphis (Nuclear Blast records 1999)













Dalle fredde e lontane lande finniche ecco gli Amorphis, un nome storico per chi ascolta metal, ma soprattutto una pietra miliare ed una certezza di ottima musica che, raramente ha toppato un uscita discografica, seguendo sempre la propria evoluzione musicale.
Gli Amorphis si formarono attorno ai primi anni'90 suonando un buon death metal dalle forti connotazioni doom e da una equilibrata dose di melodia fino a concepire il loro primo capolavoro Elegy. Da qui in poi il loro corso cambiò radicalmente, abbandonando progressivamente la componente estrema della loro musica per sperimentare sonorità di più ampio respiro, legate agli anni Settanta ed al folk, pur rimanendo un nome di punta della scena metal mondiale.
Proprio questo Tuonela è da considerarsi il disco della svolta e, nonostante sia un disco di transizione nel percorso artistico degli Amorphis, la qualità è altissima cosi come l'intensità emotiva di ogni singolo pezzo.
Partiamo dal concetto di Tuonela, che nella mitologia finlandese, è un luogo dell'aldilà, dove i Morti attendono il loro destino. Una sorta di Purgatorio cristiano, che viene citato nel libro sacro del Kalevala, un testo da cui gli Amorphis hanno sempre tratto ispirazione per i loro album.
Ma Tuonela ha anche un altro significato: Tristezza! Ed è proprio questo sentimento che viene evocato in tutto lo scorrere di questo album e proprio la titletrack contiene la strofa-manifesto che potrebbe raccogliere il messaggio che i nostri hanno voluto trasmettere
Sorrow is my bread
And tears I drink as wine
Oblivion my happiness
Ground under teeth of time

Ma attenzione non stiamo parlando di cupa e fredda depressione, ma bensì viene evocata una romantica figura dell'essere tristi e malinconici, un caldo abbraccio che ci trasporta nell'oblio, un' estate che piano piano si trasforma in autunno ed anche il passaggio naturale dalla vita alla morte assume i contorni più dolci.
Musicalmente vengono abbandonati i lidi estremi (unico traite d'union è Greed con il suo cantato in growl, ma a mio parere è il pezzo più debole dell'album) a favore di sonorità più calde e di ampio respiro, direttamente figlie dei Seventies, anche se gli stilemi del metal, riff ossessivi ed una sezione ritmica potente non vengono mai meno, ma la novità sono l'uso di sitar, Hammond e il sassofono per dare più profondità e colore alle varie canzoni, elementi che poi diverranno un marchio di fabbrica degli Amorphis stessi.
Le dieci tracce sono unite da un sottile filo conduttore, sia dal punto di vista musicale, che da quello più strettamente concettuale e, se le iniziali The Way e Morning Star sono dirette e ben piantate nel hard rock roccioso dei Settanta è con Nightfall che risaltano le prime sperimentazioni con l'innesto di un sax che traccia una delirante linea sonora per tutto il pezzo. La tiltle track è forse la punta di diamante, una perla di immensa malinconia, giocata su di un mid tempo e un cantato caldo e disperato. Il finale è un preludio per la sopracitata Greed, ponte con il passato, mentre Divinity, all'epoca il primo singolo, ci riporta alle prime due tracce dell'album: diretta e lineare e con un chorus coinvolgente.
Il sound prodotto dagli Amorphis è caldo ed ammaliante, un netto contrasto con le atmosfere che vogliono evocare, un suono saturo dove le chitarre vengono ben supportate da un tappeto di tastiere dai suoni siderali che evocano terre lontane e paesaggi cosmici. L'ennesimo tributo alle fughe strumentali dei grandi del passato come Pink Floyd o Uriah Heep.
Con Rusty Moon invece vengono esplorati territori più legati al folk, un altra caratteristica che ha contraddistinto gli Amorphis, un continuo legame con la loro terra d'origine, non solo a livello di testi, ma anche musicalmente e proprio in questo pezzo, dasll'andamento orientaleggiante, la matrice popolare si fa più evidente, grazie anche all'utilizzo del flauto ( e qui mi vengono in mente Jethro Tull e ancora Uriah Heep), che segue tutto l'andamento della canzone creando un ibrido Folk-progressive metal!
Il finale è affidato a Summer's End, la degna conclusione di questo album, il sigillo di Tuonela con il passaggio
Tread my path to summer’s end
This bequest I leave you she says
You will see what could be evergreen
Turn to copper and fade to gray

che non lascia scampo, l'incedere implacabile del tempo ed il deteriorarsi di tutto.
Co questo album gli Amorphis apriranno una nuova fase della loro carriera che si protrarrà con la sperimentazione di Am Universum, ma cosa ancor più importante Tuonela diverrà una fonte d'ispirazione per molte band a seguire vedi i connazionali Sentenced o il loro progetto postumo Poisonblack.
http://www.amorphis.net/
www.myspace.com/amorphis
www.facebook.com/amorphis

lunedì 23 maggio 2011

Paint the Town Red-Best of- The Mahones (True North Records 2003)














Ok parto subito col dire che i Mahones sono una delle mie band preferite! Quindi se non avete voglia di andare avanti a leggere queste righe, vi anticipo già che troverete elogi sinceri a questa misconosciuta band canadese, ma dalle chiare origini "Irish".
E pensare che sono ormai quasi vent'anni che macinano chilometri, tour, festival e hanno una bella ed ampia discografia, a mio parere, da scoprire ed apprezzare.
Per farvi un idea del sound dei Mahones vi consiglio questo album-raccolta dove ci sono tre-quattro estratti da ogni singolo disco, sicuramente non il meglio, ma probabilmente i pezzi più famosi e suonati dal vivo, anche se all'interno di ogni loro lavoro ci sono delle spettacolari perle nascoste che meritano di essere scoperte.
Musicalmente siamo lontani dalle spigolose tirate punk dei Dropkick Murphys o dagli intelletualismi folk dei Flogging Molly, ma le radici dei Mahones affondano più nei territori dei Pogues di Shane MacGowan, nei Man They Couldn't Hang e nei Waterboys, regalandoci canzoni che sanno di strada e alcool, pochi accordi accompagnati da strumenti tradizionali come il thin whistle o la fisarmonica e la calda e roca voce di Finny McConnell, allenata con del buon Oban d'annata!
Personalmente preferisco i primi lavori della band canadese, quelli più legati alla tradizione irlandese più pura, i diretti discendenti dei Pogues soprattutto in pezzi come Drunken Lazy Bastard, celtic pride o la malinconica Back Home.
Vere e proprie "road songs" sono 100 Bucks e Rise Again, ideale sottofondo per un viaggio magari tra le strade del Connemara o tra le campagne bretoni, mentre la conclusiva Is this Bar open 'till Tomorrow ci riporta tra le scorribande etiliche alg rido di "Gimme Whiskey, Gimme Beer!!!".
In conclusione un ottima raccolta come punto di partenza per scoprire una delle realtà più piacevoli presenti nell'underground punk rock, anche se vi invito a cercarvi l'intera discografia di una  band( ne riparleremo più avanti analizzando i singoli capitoli) che da oltre vent'anni vive on the road e ci regala album che non devono finire nel dimenticatoio!
http://www.themahones.ca/
www.myspace.com/themahones
www.facebook.com/themahones

domenica 8 maggio 2011

Fading American Dreams Street Dogs (Brass Tracks Records 2006)













La scena musicale di Boston nell'ultimo decennio ci ha offerto ottime band, soprattutto in ambito Punk-Hardcore,dai Mighty Mighty Bosstones ai Dropkick Murphys e citando questi ultimi non posso fare a meno di introdurre gli Street Dogs, ovvero il gruppo guidato dal primo cantante dei Murphys, Mike McColgan all'epoca di Do or Die.
I "Cani Randagi" finora hanno realizzato cinque album e questo Fading American Dreams risale al 2006 ed è sicuramente uno dei lavori migliori della band.
Stilisticamente gli SD fanno uno street punk sui generis dei Murphys prima maniera, quelli meno folkeggianti e più diretti, oltre che ricollegarsi alla vecchia scuola punk rock di Clash e Stiff little Fingers, ma non pensate che siano delle seconde linee, anzi proprio con questo album spiccano il salto di qualità guadagnando in personalità e maturità musicale,regalandoci ottime canzoni dal giusto tiro, con chorus immediati da cantare sottopalco e brani ben strutturati che vanno aldilà dei soliti tre accordi e della batteria "fuori a quattro quarti".
A livello di testi i contenuti spaziano dalla denuncia politica e sociale fino all vita da strada vissuta in prima persona da Mike, principale compositore del gruppo, con un passato da soldato durante la prima Guerra del Golfo e poi come Vigile del Fuoco, esperienze che lo hanno portato a contatto con persone e situazioni di cui fa spesso riferimento nei suoi testi, mai aggressivi o scontati, ma sempre riflessivi e con una punta di speranza per un futuro migliore.
Sicuramente il pezzo migliore dell'album è Final Transmission, una triste ballad dal sapore country,tanto irresistibile dal punto di vista melodico, tanto profonda a livello di contenuti: è la lettera trovata addosso ad un soldato caduto in battaglia( si presume in una delle ultime missioni USA...) dove vengono riportate le sue ultime volontà nel caso,appunto fosse rimasto ucciso in missione. Una chiara denuncia antimilitarista ed una forte posizione contro l'intervento delle truppe americane nei paesi arabi.
La sopracitata Final Transmission, insieme a Shreds of Life sono le uniche concessioni al folk, americano o Irish che sia, mentre il resto del disco è più marcatamente Punk Rock e tra gli highlights non posso non citare Not Without a Purpose (spettacolare il bridge centrale!!) e Right to Your Soul.  La prima è una autocelebrazione agli sbattimenti fatti dai "cani randagi" in tutti questi anni on the road
Not without a purpose and it's not without a fight
I've got three tales to tell you so please sit tight
It's the story of three underdogs who've grown to see their light
Not without a purpose, not without a fight


mentre la seconda narra una triste e toccante vicenda di tossicodipendenza.
Because it owns, owns the rights to your soul
Numb like a mortician, funeral parlor cold
Somewhere beneath the rot lies a rose
Before the poison stream stole the rights to your soul
Rights to your soul, rights to your soul.


How do you concede young life to a dragon?
How about kicking your demons loose for a ride on the wagon?

La coscienza politico-sociale degli Street Dogs prende forma invece nella cover del "padrino del folk-punk impegnato" Billy Bragg, There's a Power in the Union e nella titletrack, uno sfogo sul  famigerato "sogno americano" sempre più sbiadito ed utopico, visto che chi appartiene alla Working Class, cioè il ceto medio, deve fare i conti con la recessione, la crisi economica ed un futuro sempre più incerto
Working hard from day to day now, I get a check that barely lasts
I'm just another no choice member in Uncle Sam's desperation class
Finding it hard to face my wife, new kid born out of shotgun life
Twenty years old and I love them both, see no sunshine in our skies

Se volete iniziare a scoprire la discografia di questa band vi consiglio di partire proprio da questo disco, una bella sfilza di brani semplici, potenti e melodici che non cambiano le sorti del mondo, ma si lasciano apprezzare e non sono per nulla scontati.
                            FINAL TRANSMISSION
He had just turned nineteen yesterday
Wanted to be a school teacher someday
Came from a small and modest town
Had never before traveled abroad

He signed on the promise of a college fund
Pop and Mom begged him to stay at home
The last time they saw him was at an airport
He hugged his distraught mother a final time

He went abroad to serve when he was only nineteen
Reality caught up with him, stole a heart full of dreams

He's never gonna get a chance to chase all those hopes
Lost them all amidst this war and smoke
Can you hear the sound of youth negated?
Watch on TV names are taken
Mother, Mother
My final transmission

Paris Island was plain hell on earth
Got gunny yelling at him, "better prove your worth"
Moved on to Baghdad about six months on
Caught an IED today, now he is gone

He went abroad to serve when he was only nineteen
Reality caught up with him, stole a heart full of dreams

He's never gonna get a chance to chase all those hopes
Lost them all amidst this war and smoke
Can you hear the sound of youth negated?
Watch on TV names are taken
Mother, Mother
My final transmission

Dad and Mom I am your only loving son
Hid a written final transmission under my helmet
Love you both in heart and mind
A better set of parents no boy could ever find
Weep for me and say thy prayers
Remember me through all your years
Only got to serve for six months on and
If you're reading this I have passed and gone

So I harbor my final request
A letter in my memory please send
Off to the President and all his men
Begging him with others to bring the troops back home
He's never gonna get a chance to chase all those hopes
Lost them all amidst the war and smoke
Can you hear the sound of youth negated?
Watch on TV names are taken

He's never gonna get a chance to chase all those hopes
Lost them all amidst this war and smoke
Can you hear the sound of youth negated?
Why are all those young lives taken?
Mother, Mother
My final transmission