domenica 29 luglio 2012

Reconquista Cj Ramone (SelfProduced/ITunes Store 2012)


















Nel giro di un paio di mesi  c'è stato un ritorno di fiamma mediatico e discografico legato ai Ramones, complice l'uscita del disco postumo di Joey Ramone, l' attesa biografia di Johnny Ramone ed ora il primo album solista di CJ, il bassista che sostitui Dee Dee negli ultimi dieci anni di attività della band.
Di tutta la merce esposta, se devo essere sincero, l'unica nota positiva è proprio questo Reconquista, dato che è tutta musica inedita, fatta da un fan per i fans stessi e per quell'amore indissolubile amore che lega CJ alla scena punk rock.
A differenza di altri, il "New Kid" ha sempre mantenuto un profilo basso durante la sua carriera, non si è mai lasciato andare a facili tentazioni commerciali sfuttando il nome della band in cui ha militato, ma continuando a vivere "on the road" rimanendo fedele alla sua etica .Ricordo che poche settimane fa ha suonato gratuitamente in un parchetto a Bergamo, davanti a poche centinaia di persone in un concerto davvero poco pubblicizzato.
Ad ogni modo in questo Reconquista troverete solo quello che un fan dei Ramones vorrebbe sentire: dodici canzoni veloci, dirette, punk rock con tanta melodia da vendere! Nulla di più, nulla di meno! La voce è rimasta inalterata in questi anni e chi aveva un buon ricordo di CJ al microfono, magari mentre interpreta quella leggenda di Strenght to Endure, non potrà rimanere insoddisfatto di questo album.
Si parte dalla diretta What we Gonna do Now per passare al suo tributo personale a Joey, Johnny e Dee Dee:  Three Angels ( on my Shoulder) fino alle più melodiche You're the Only One o Now I Know infacite di quelle melodie "Bubblegum-Sixties" che avrebbero trovato l'approvazione di Joey. La ritmata Shut Up sembra uscire da uno dei primi due album dei fratellini e si potrebbero trovare citazioni a non finire in ogni singola nota di questo album, quindi non mi dilungo oltre con il track by track!
Se amate i Ramones, ma come me, siete nauseati dalle baracconate che circolano sempre di più intorno al loro nome( chi ha detto pubblicità di gelati????), andate a scaricarvi questo album, sincero e senza velleità commerciali e chissà che il passaparola possa far si che il Nostro Cj non trovi una label interessata a pubblicare e distribuire degnamente i suoi sforzi!
"All is Well, CJ is here"
P.S.
a distanza di mesi da questa recensione, Reconquista è uscito su formato CD e LP, grazie a pledge your music ed al passaparola dei fans!!
www.cjramone.com
http://www.myspace.com/cjramoneamericanpunk


domenica 1 luglio 2012

"...Ya Know?" Joey Ramone (BMG Records 2012)












Per quei pochi che non lo sapessero, il personaggio in questione è stato il cantante dei Ramones per oltre vent'anni di carriera, legando indissolubilmente il suo nome alla punk rock band per eccellenza. E sempre per quei pochi che non sanno, Joey è morto circa undici anni fa e, quindi, questo cd è da considerarsi un disco postumo con tutti gli annessi e connessi, leggende metropolitane incluse.
Infatti il fratello di Joey, Mickey Leigh pare abbia trovato vecchi demo e registrazioni casalinghe che percorrono tutta la sua carriera musicale ed, entratone in possesso, abbia deciso di chiamare a raccolta vecchi amici per risuonare alcune parti e dare vita a questo album.
E quindi ecco personaggi del calibro di Steve Van Zandt (il Little Steven di Springsteen), Daniel Rey, Joan Jett, Andy Shernoff e altri impegnati in studio di registrazione a suonare e duettare con il fantasma del compianto Joey.
Fatto questo giusto preambolo, passiamo al contenuto di questo cd che, oltre a piacere ai fans dei Ramones, ha comunque parecchia carne al fuoco per la qualità dei pezzi in esso contenuti: si parte con l'inno Rock and Roll is the Answer, un anthem che poggia su riff di chitarra belli quadrati che fa molto "hair metal anni '80", un pezzo che richiama molto AC/DC e Twisted Sister. Con la successiva Going Nowhere Fast si ritorna su lidi più "ramonici", soprattutto le produzioni degli ultimi loro album e qui si nota il tocco di Daniel Rey, che fu il membro aggiunto nell'ultima decade di attività della band.
Con New York City si rinnova il profondo legame che Joey aveva con la sua città natale, l'ennesimo atto d'amore che viene tributato alla metropoli che ha visto nascere il mito dei Ramones. Proprio in questa canzone vi è una parata di ospiti, guarda caso newyorchesi come Lenny Kaye, Holly Beth Vincent, Little Steven o Handsome Dick Manitoba.
Con la successiva Waiting for the Railroad  ci si imbatte in una delle tante sfaccettature del mondo musicale di Joey: una folk ballad davvero irresisitibile, resa magica dall'inconfondibile voce del compianto cantante, che proprio in questi pezzi rimasti inediti per cosi tanto tempo, ci fa capire quanto volesse staccarsi dal modello compositivo della band madre. Joey aveva una mentalità molto aperta e spaziava in diversi ambiti musicali e probabilmente queste registrazioni erano un tentativo di sviluppare qualcosa di diverso dallo stile dei Ramones.
In effetti l'unico filo conduttore di questo cd è proprio la voce di Joey, accostata a brani dalle più disparate caratteristiche musicali, qualcosa di impensabile all'interno dell'universo Ramones.
I Couldn't Sleep è un ritorno sui territori più smaccatamente rock and roll con un cantato molto simile ad Iggy Pop, una vera icona per Joey, mentre il pezzo forte dell'intero album è Party Line, una bubblegum song dichiaratamente Anni Sessanta, dove il duetto tra Joey e Hollly Beth Vincent è pressocchè perfetto, tanto che non sembra un pezzo rifatto in studio, ma un improbabile (ed impossibile) duetto vero e proprio.
Purtroppo ci sono anche pezzi sottotono, canzoni che forse avrebbero dovuto rimanere demo, cosi come una versione "slow" di Merry Christmas, edita sull'album Brain Drain dei Ramones che lascia un pò il tempo che trova.
In chiusura c'è tempo per un altra canzone dei Fast Four, quella Life's a Gas che a tutti gli effetti chiude la carriera della band, visto che era l'ultima traccia dell'ultimo album della band, Adios Amigos!
E quindi si chiude il cerchio, e speriamo lo si chiuda davvero, visto che, a conti fatti, per chi è un fan dei Ramones, "Ya Know?" è un must e regala profonde emozioni nel risentire la voce di Joey, ma il rovescio della medaglia è una squallida operazione commerciale per raschiare il fondo del barile per una band che quando fu in attività non ebbe mai il giusto tributo!
www.joeyramone.com
Ramonestory. Portale italiano sui Fast Four