mercoledì 29 maggio 2013

The Seeds of Foolishness Extrema (Fuel Records 2013)

        
                                                                                                                                                                         
Se penso ad una band che ha rappresentato la mia gioventù costellata da concerti e pogate, ecco mi vengono in mente gli Extrema! La band milanese era sempre on the road, pronta a far divertire e spaccare sul palco, ha aperto per i Metallica sotto un diluvio universale nel 1993 al Delle Alpi di Torino e considero il loro album "Tension at the Seams" un capolavoro, che ad oggi, custodisco in vinile e non ha perso un oncia della sua carica.
Poi con gli anni le nostre strade si sono un pò allontanate, anche se dal vivo, quando capita occasione non me li faccio mancare,ma dal punto di vista discografico hanno vissuto alti e bassi ,che, comunque con orgoglio e passione hanno contraddistinto la loro lunga carriera.
E adesso mi trovo tra le mani questo The Seeds of Foolishness, un disco che li rilancia in pieno: un ambizioso concept sulle teorie degli Illuminati e sui complotti massonici che disegnano le trame occulte di questo mondo, ma anche un ottimo album di modern metal, curato alla perfezione con davvero tanta carne al fuoco e che cresce ascolto dopo ascolto.
Quello che salta subito all'orecchio è l'alto livello compositivo e la vasta gamma di riff e assoli che portano a canzoni strutturate ed elaborate, ma anche l'eterogeneità di suoni è davvero ad ampio raggio.
Si va dal classico "Pantera Sound" che spesso si trova tra le canzoni degli Extrema, diventando un pò il loro trademark fino al "Bay Area Thrash" di stampo classico, soprattutto in tracce come l'opener Between the Lines, tellurica e carica di riff, o come Pyre of Fire,da cui è stato girato il primo video.
Se i primi quindici minuti non vi hanno ancora fatto staccare la testa dal collo, ci penserà Ending Prophecies, davvero superba nei suoi continui cambi di atmosfere e passaggi degni dei migliori Meshuggah, mentre Again and Again mi ricorda i Faith No More più aggressivi, soprattutto nel cantato di GL Perotti, una vera sorpresa, che in questo disco supera se stesso per come sfrutta le sue abilità canore: dal growl allo scream fino ad un cantato melodico: Una grande prestazione che si estende a più livelli. Provare per credere, ascoltando Bones, un hard rock psichedelico che ricorda gli Alice in Chains più cupi.
Il finale è affidato a Moment of Truth, una ballad dal sapore southern che chiude alla perfezione questo album.
Ad ogni modo se certi paragoni sono inevitabili, è fuori dubbio che questo sia un disco maturo che si regge in piedi da solo: una rinascita per gli Extrema, che negli ultimi anni avevano avuto qualche appannamento, ma che hanno saputo tirar fuori dal loro cilindro un lavoro ambizioso ed al contempo fresco e carico di energia.
Anno 2013..è ancora tempo per il loro "fottuto massacro collettivo!!!"
P.S.
Il prossimo 25 giugno il "massacro" si compirà prima dei Motorhead a Milano!!
ww.extremateam.com
spotify:album:7767iviQHnBsOsjfODquqa