domenica 3 maggio 2015

Sick Tales Sick Boys Revue (AreaPirata Records 2015)













Primo full lenght per i Sick Boys Revue, band toscana conosciuta in precedenza semplicemente come Sick Boys, di cui avevo parlato in occasione del loro promo autoprodotto risalente a tre anni fa.
La loro proposta musicale ha destato l'attenzione di AreaPirata Records, label italiana specializzata in rock and roll/garage e, grazie anche alla sapiente e furbesca mano di Lester Greenowski alla consolle, ecco tra le mani il loro debut officiale che si snoda in undici tracce di onesto e ruspante punk 'n'roll.
Rispetto al demo ( di cui sono sopravvissute due tracce: Lovin'me e Contradictions of my Town) la proposta musicale dei SBR ha maggior coesione e tiro, così come l'attitudine stradaiola è stata accentuata, senza però snaturare il loro sound, debitore al 100%  di Mike Ness e dei suoi Social Distorsion ( anche la cover che li vede in versione "gangsta" anni Trenta è un palese tributo), ma che riesce a reggersi sulle proprie gambe grazie alla vitalità e ad alcune melodie davvero imprescindibili.
Ecco quindi l'iniziale Sick Boys Play Rock and Roll, dichiarazione di guerra che mi ha fatto sobbalzare e suonare la mia "air guitar" alla soglia dei quarant'anni, oppure la melodica By My Side, uno degli highlight assoluti di questo album, assolutamente "Nessiana" nel cuore e nello spirito.
Cercate la ballatona dal mood nostalgico del loser impenitente? Ecco servita Becomin' Myself con tanto di armonica ad impreziosire il tutto.
Ad ogni modo non c'è solo Social Distorsion qui dentro, ma anche tanto punk '77, potente e squadrato come nei primi due dischi dei Clash ed allora è d'obbligo ascoltare People Call Me Sick e Panem et Circenses, mentre in People Can't Change scopro un'inedita sfaccetatura dei Sick Boys Revue, ovvero quella di "simpatizzanti per il diavolo" con tanto di coretti e melodie alla Jagger/Richards.
Una proposta onesta e sincera per una band che non ha mai nascosto le proprie origini ed anzi, le continua a sbandierare con orgoglio, perchè il rock and roll non è moda , ma una passione che ti nasce dentro e te la porti fino alla tomba. Ben vengano band come i SBR che hannovoglia di sbattersi ancora e macinare riff e chilometri per la giusta causa!
Continuate così ragazzi e che la benedizione di Mike Ness discenda su di voi e vi protegga sempre!Amen!
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